Entre la fin du IXe et le début du VIIIe siècle av. J. -C., des communautés phéniciennes s’installent en Sardaigne. Cette migration fait partie d’un processus beaucoup plus vaste, témoigné dans la quasi-totalité de la Méditerranée occidentale qui voit la fondation de nombreux habitats, le long des côtes sud et centre-occidentale de l’île. Le territoire de Sulcis, qui fait l’objet de notre exposé, demeure une des régions les plus touchées par ce phénomène. Ici, la présence des grands gisements de minerai suscite les convoitises des populations d’origine orientale qui édifient vers la fin du VIIe siècle av. J. -C., l’habitat de Pani Loriga. Ce dernier se situe sur une colline à environ 20 km de la côte, face à Sulky, une des plus anciennes colonies phéniciennes d’Occident. Il est fort possible que la colonie de Sulky soit à l’origine de la fondation de Pani Loriga, dans le cadre d’un programme économique, destiné à l’exploitation des ressources locales, minières mais aussi agricoles et pastorales. Le site archéologique, découvert en 1965 par F. Barreca, fait l’objet depuis 15 ans des recherches menées par Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (auparavant appelé ISCIMA), sous la direction de M. Botto. Même si les témoignages de l’habitat phénicien restent très pauvres, les fouilles, pratiquées dans différentes zones de la colline, dévoilent progressivement l’organisation de l’habitat entre la fin du VIe et le Ve siècles, au moment où Carthage étend sa domination au centre-ouest de la Méditerranée. À cette époque la cité Loriga présente un urbanisme régulier, ainsi documenté dans d’autres centres phéniciens de la Sardaigne.

Tra miniere e fertili pianure. L’insediamento fenicio di Pani Loriga (Sardegna)

Riassunto

A partire dagli inizi dell’VIII sec. a.C., se non dalla fine del IX, la Sardegna iniziò ad essere interessata dalla presenza stabile di comunità fenicie. Il fenomeno, parte di un processo assai più ampio che coinvolse pressoché tutto il Mediterraneo occidentale, si manifestò nella graduale costituzione di numerosi insediamenti, distribuiti preferibilmente lungo le cose sud e centro-occidentali dell’isola. Il distretto del Sulcis fu certamente una delle regioni più coinvolte da tali dinamiche ; l’attrattività della zona per le genti di provenienza orientale dovette risiedere soprattutto nella possibilità di accedere a ingenti ricchezze minerarie. Nel cuore di questo territorio, intorno alla fine del VII secolo, sorse il sito di Pani Loriga, situato su un’altura a ca. 20 km dalla costa e posto in diretto rapporto visivo con Sulky, una delle più antiche “colonie” fenicie di Occidente : a quest’ultima si deve forse la nascita stessa di Pani Loriga, probabilmente a seguito della promozione di strategie di sfruttamento delle risorse locali (certamente minerarie, ma anche agricole e pastorali). L’insediamento, scoperto nel 1965 grazie alle ricerche di F. Barreca, è oggetto da quasi 15 anni delle indagini condotte dall’attuale Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ex ISCIMA), sotto la direzione di Massimo Botto. Sebbene del primo abitato fenicio le testimonianze rimangono ad oggi assai ridotte, gli scavi, concentrati in diversi settori della collina, stanno gradualmente gettando luce sulla fisionomia che il sito dovette acquisire tra la fine del VI e il V secolo, in concomitanza ai momenti iniziali della crescita del dominio di Cartagine nel Mediterraneo centro-occidentale. Fu verosimilmente da questa fase, infatti, che Pani Loriga assunse una configurazione regolare, dai tratti urbani, in suggestiva corrispondenza a quanto documentato in altri centri fenici di Sardegna. 

Responsables : Sara Nardi Combescure & Grégoire Poccardi